lunedì 22 settembre 2008

Ritorno, si,si!!

Dopo una lunga, direi lunghissima, assenza eccomi nuovamente qui! Spero di trovarvi tutti bene e di ritrovare, in special modo, tutti quei cari amici lettori che ogni tanto mi dedicavano parte del loro tempo. Dall'ultima volta sono cambiate tante cose! La nostra Italia è tanto cambiata e proprio in questi giorni si trova a discutere, a litigare, in qualche caso a compiere degli atti di rottura o addirittura estremi. I temi che oggi sono maggiormente sotto l'attenzione dell'opinione pubblica sono due: l'Alitalia e la riforma della scuola, o meglio le focose innovazione desiderate dalla Gelmini. Se apparentemente possono sembrare due argomenti assolutamente distanti tra loro, e forse lo sono pure, in realtà tendo a fare un'analisi che li avvicina veramente tanto. Sul fronte Alitalia siamo giunti ad un momento veramente cruciale della vicenda. E' notizia di oggi che a breve, entro la fine di settembre, se il commissario Fantozzi non troverà un nuovo acquirente con una proposta di acquisto irrinunciabile sarà revocata la licenza alla compagnia di bandiera. Significa in parole povere fallimento assoluto senza possibilità di riscatto. Addio quindi alla CAI o a qualsiasi altra sigla potesse significare ossigeno per la vecchia compagnia e le tasche di migliaia di dipendenti. Personalmente sono assolutamente convinto che i sindacati, in special modo la CGIL abbiano commesso un grosso errore. Hanno, infatti, negato la possibilità al nostro Paese di alleggerire il debito pubblico e potersi mettere al passo con i maggiori paesi europei che già da molti anni remano in direzione di privatizzazioni qualche anno fa impensabili. L'Italia, anzi, mi correggo, il nostro Paese, si sta lasciando sfuggire una opportunità molto ghiotta per poter essere trainata dalla spinta europea ed essere perfettamente integrata con il sistema trasportistico europeo e quindi mondiale. Voi vi chiederete a questo punto, cosa c'entra il tema dell'istruzione? C'entra eccome. Quante volte è capitato a ognuno di noi di avere delle conversazioni o assistere a dei comportamenti di ragazzi che oggi si trovano nel mondo dell'istruzione secondaria?
Credo che ognuno di noi abbia avuto questa possibilità e credo che ognuno di noi abbia pensato che il livello culturale è notevolmente sceso.
Un ritorno al vecchio sistema scolastico, al maestro unico, e soprattutto il ripristino di alcune materie quali l'educazione civica sono delle tappe fondamentali che possono
assicurare al nostro Paese un continuo ricambio di idee e con ciò una continua rigenerazione in chiave modernista. Ci si rende conto a questo punto di come le due vicende, istruzione ed Alitalia, siano fortemente legate in termini di modernizzazione del nostro sistema statale anche in chiave di alleggerimento del gravoso debito pubblico. Sono insomma due modi applicare il principio modernista a due campi differenti. La mia opinione come si evince abbastanza chiaramente è favorevole sia all'acquisto della nostra compagnia di bandiera da parte di una compagnia privata sia ad una modernizzazione del mondo dell'istruzione che rinvigorisca le giovani menti italiane. Non credo che oggi nessun cittadino, e in virtù del principio della rappresentanza, nessun politico sia disposto a perdere questo treno.

JH

lunedì 5 maggio 2008

Ritorno con critica aperta.

Eccomi!
Dopo una lunga assenza dalla rete torno a scrivere su questo spazio che mi consente di dare voce ai miei pensieri, ai miei sentimenti o, in qualche caso, di affrontare problemi che quotidianamente ci assillano.
Come molti di voi ben sanno sono un appassionato di politica. Mi piace seguire quello che accade sia a livello nazionale che regionale. Attenzionare il dopo elezioni, cercare di capire come è stato espresso il voto degli italiani.
Non voglio concentrarmi, o annoiarvi, con lunghe riflessioni che alla fine sarebbero noiose e capaci di far perdere del tempo, ma soffermarmi su un tema che negli ultimi mesi, fase pre-elezioni, è diventato di importanza nazionale.
Il problema in questione è quello dei rifiuti.
Qualche mese fa assistevamo, e in qualche caso assisitiamo ancor ora, ad uno spettacolo a dir poco raccappricciante: le strade di Napoli invase da cumuli di rifiuti.
Oggi, cari concittadini, troviamo la stessa situazione per la nostra amata città.
Troviamo una città, per l'appunto, invasa da una quantità di rifiuti che la rende difficilmente vivibile.Problemi che vanno dalla gestione del traffico al semplice attraversamento pedonale, passando per un problema d'inquinamento atmosferico che non è cosa da niente.
La cosa che ancor di più fa riflettere è vedere i responsabili di questa situazione accovacciati sugli scranni parlamentari fregiandosi del titolo di Senatore o deputato.
Persone incapaci di gestire, non parlo di risolvere, il guaio ambientale si trovano a dover risolvere una ben più ampia quantità di problemi.
Insomma non sai camminare e devi correre.
Spero vivamente che l'aria romana possa illuminare le menti di questi uomini che fino ad oggi non hanno dimostrato alcuna capacità nella gestione della cosa pubblica permettendo, cosa ben più grave, uno gravoso sperpero di danaro pubblico.

La speranza in molti casi è l'ultima cosa che a un povero cittadino rimane. La speranza di poter vedere rappresentate al meglio le proprie esigenze e accorgersi, almeno, di un impegno nella risoluzione degli stessi.

A presto

JH

domenica 23 marzo 2008

Pasqua 2008!

Cari amici, cari amiche!
No! Non sono sparito nel nulla, non ho abbandonato questo spazio virtuale che per tanti giorni mi ha consentito di essere in questa piazza denominata internet!
Sono qui per augurarvi i più sinceri, e spero più graditi, auguri di Pasqua.
Una Santa Pasqua che quest'oggi significa veramente tanto visto che il nostro mondo, i nostri cari e gli uomini in generale sono coinvolti in odii, tensioni e guerre fratricide.
Il colloquio, la mediazione, possono essere degli strumenti utili per divenire a soluzioni pacifiche che molte volte stanno dietro l'angolo della nostra coscienza.
Un colloquio non soltanto tra capi di stato, e dall'altro lato semplici uomini, ma anche tra i capi religiosi e spirituali.

L'augurio che rivolgo a voi è molto grosso e sincero, come tengo a ripetere.
La speranza di un futuro migliore e sereno è ancor più ambizioso.

AUGURI DI BUONA PASQUA!!


JACKHERO

venerdì 7 marzo 2008

Illusione? Utopia? No, soltanto pura realtà!

Un entusiasmo durato troppo poco! O forse una promessa, una delle tante da campagna elettorale, puntualmente disillusa ancor prima dell'espressione popolare. Sta di fatto che se qualche giorno fa elogiavo i toni che la campagna elettorale sta assumendo concentrandosi su dei temi politico-programmatici, è pur vero, allo stesso tempo, che gia dalla candidature, o meglio dal sistema utilizzato per le stesse, emergono le prime delusioni. Da uno schieramento all'altro. Direi che quest'oggi c'è, e ci sarà, proprio tutto e il contrario di tutto sotto tanti punti di vista. Passiamo da un criterio da Partito Democratico per la selezione degli uomini da far correre sbandierato per troppo tempo e poi puntualmente tradito ad un ulteriore criterio di rappresentatività territoriale che oggi i nostri politici credo non si ricordino più cosa sia, per finire con il famoso ma forse gia obsoleto slogan dello svecchiamento della politica. Scopriamo, infatti, in questi giorni che prima il PD vuole eliminare i c.d. colossi parlamentari e poi si mette dentro il Lumia, che è gia abbondantemente oltre la soglia massima stabilita dal proprio partito, passando per le c.d. candidature di giovani precari al posto numero 1 dei vari collegi elettorali. Assistiamo successivamente che non solo questi giovani non sono precari e anzi, in qualche caso, godono di un contratto a tempo indeterminato ma per di più vengono scesi in graduatoria in quei posti ai quali la lista difficilmente potrà arrivare. Un UDC che si riapparenta con i compagni di merende della Rosa Bianca e candida uno di quei politici vecchi e stravecchi quale l'On. De Mita del quale si potrebbe fare tranquillamente a meno. Per completare il quadro con delle candidature che non rispettano il principio della territorialità, pur di portare in Parlamento gli uomini fidati, meritocraticamente o meno. Cosicchè troviamo la Borsellino candidata in un collegio blindato dell'Emilia, la (il) Luxuria capolista della sinistra arcobaleno (ma indipendente e rappresentante di gay e transgender e non so che altro) in Sicilia Occidentale, e chissà quali, e quante, altre contraddizioni in giro per le liste. Vi invito, infatti, quando saranno completate le liste, a vedere i candidati e fare, inoltre, una piccola ricerca del loro curriculum per vedere quante contraddizioni la politica copre. Siamo, in definitiva, vittime di decisioni squallide e senza un minino di coscienziosità.

a Presto

Jackhero.

mercoledì 5 marzo 2008

Opinione da campagnolo!

A qualche ora dalla famigerata corsa ai posti tanto agognati dai candidati per uno scranno a Montecitorio o Palazzo Madama sembra che i toni della campagna elettorale, nazionale e regionale, siano su dei livelli di tipo politico e, soprattutto, programmatico. Assistiamo, infatti, a dei duelli basati su punti che denotano, probabilmente, un ritorno alla politica vera, un'attenzione ai problemi del Paese o della Regione, anzichè le solite zuffe basate su fatti personali. Infrastrutture, lavoro,tasse, sanità, politica sociale, ambiente ed energia sono soltanto alcuni dei temi, probabilmente i principali, su cui si dibatte in questi giorni. Ho apprezzato tanto l'attezione che i due candidati alla Presidenza della Regione hanno prestato a uno dei temi che io ritengo il filo conduttore o quanto meno il più importante: il problema, o gap per meglio dire, delle infrastrutture meridionali. Da sempre sono stato favorevole alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina come infrastruttura da trasporto stadale e ferroviario di massa che consenta una serie di benefici di gran lunga superiori, quantitativamente, ai costi prospettati. A questo punto, cari amici miei, prima di attaccarmi o contraddirmi consentitemi una precisazione. Non credo, infatti, in questo consiste la precisazione, che la sola costruzione del ponte, come evento unico, possa comportare l'inizio di un circolo virtuoso con obiettivo lo sviluppo meridionale, ma sono oltremodo convinto che l'asse ferrato sullo stretto riesca a far scaturire degli evidenti vantaggi soltanto se accompagnato, sia in fase pre che post, da altri interventi di incremento infrastruttrale di un certo rilievo. Mi riferisco al miglioramento, laddove sono gia presenti, di direttrici autostradali all'altezza delle nuove sfide non più, soltanto, europee bensì globali ed un conseguente adeguamento delle strade ferrate che percorrono i territori interessati. E' chiaro che una disamina del genere non potrebbe lontanamente essere considerata di rilievo nel momento in cui dimentichiamo il miglioramento delle cosidette infrastrutture da mare. Anche li la creazione di nodi logistici, gli interporti, confluirebbe perfettamente nel tessuto sociale ed economico delle terre meridionali. I vantaggi sono indubbi. I denari per la realizzazione del progetto ci sono, i fondi europei che devono essere quanto meno destinati per poter usufruire, eventualemte, delle premialità che gli stessi prevedono. Cosa manca? Probabilmente manca sempre la stessa cosa: la voglia di farle le cose o forse la paura di imbattersi in qualche fenomeno criminale che possa ritardare la realizzazione delle strutture. Certamente sono dei problemi reali, ma credo che proprio adesso le società meridionali, nella fattispecie mi riferisco ai siciliani e calabresi (i primi ad avere dei benefici diretti), siano pronti ad affrontarla a viso aperto ed armi pari. Non facciamoci scappare questo treno! Facciamoci trovare pronti con le nuove sfide che la globalizzazione prospetta!
A presto

Jackhero

domenica 24 febbraio 2008

No, pure questa no!

Vi è capitato di andare in giro per le zone di Borgo Nuovo o Cruillas e Bonagia?
Se la risposta è si allora credo che abbiate gia capito perche sono tanto arrabbiato e con chi soprattutto.
Mi è capitato qualche sera fa di assistere a delle scene gia viste. Ma c'era qualcosa che non andava! Non ricordavo di averle vissute ma bensi di averle viste in tv . Eppoi c'era anche un odorino di sottofondo che non mi aiutava a ricordare. La mattina seguente, sfogliando il giornale, ho letto con attenzione l'intevista fatta al presidente dell'azienda speciale di raccolta rifiuti (AMIA) della città di Palermo, dott. Enzo Galioto, che affermava con molta semplicità che non ci sono soldi per la manutenzione di alcuni autocompattatori e che, di conseguenza, alcune zone della città dovrebbero napolizzarsi, scusatemi amici napoletani ma il termine rende perfettamente, a breve.
Allora, riussumendo, il punto è che al comune di Palermo mancano i soldi per fare la manutenzione per la raccolta dei rifiuti?
Ma stiamo scherzando?
Siamo arrivati veramente al punto di prendere in giro la gente sulla mancanza di fondi dopo che proprio in questo periodo si trova stressantemente in fila per pagare un sacco di soldi di TARSU?
Adesso caro sindaco Cammarata e caro dott. Galioto risolvete la cosa! non fatemi arrivare alla conclusione, forse gia ci sono, che siete in quei posti per fregarvi soltanto migliaia di euro di stipendio al mese. Pezzi di CORNUTI!
Caro Dottore, trovami la soluzione.

Jackhero

L'inizio della campagna elettorale, speriamo senza strascichi!

E' fatta! Si cari amici è proprio fatta! E' arrivato, anche per noi siciliani, il momento di correre e dar fuoco alle polveri che da tempo ci infastidivano. Ieri è stato ufficializzato il candidato unico del centrodestra siciliano per la corsa alla Presidenza della Regione Siciliana. Raffaele Lombardo, leader dell'Mpa, è riuscito a spuntarla sui frondisti siciliani di FI che annunciavano una valorosa battaglia in difesa della Sicilia. E' da sottolineare, in questo lungo processo decisionale che ha portato alle decisione del candidato, il grandioso successo che l'Mpa ha raggiunto da un punto di vista politico. E' infatti necessario andare al di là della candidatura alla Presidenza della Regione e guardare il dato che consente al Lombardo di ottenere il proprio simbolo apparentato al Pdl nel Mezzogiorno e nelle isole, insomma lo stesso trattamento riservato alla Lega Nord nelle regioni settentrionali. Credo che questi giorni di decisione sono stati molto lunghi e pieni di marachelle e chiacchere. Da un lato si aveva una candidata del centrosinistra, la Finocchiaro, che gia decisa e in campagna elettorale non ha esistato ad esprimere, a volte i suoi colonnelli, dei commenti poco lusinghieri sul centrodestra siciliano. Dall'altro troviamo la gran magra figura ottenuto dal leader dei forzisti siciliani, Gianfranco Miccichè, e capo di una presunta Rivoluzione Siciliana. Si proprio cosi! Nei giorni scorsi l'ex ministro aveva continuato a condurre una battaglia che aveva tutti i presupposti per essere identificata come una vera rivoluzione. L'obiettivo, altrettanto nobile, era quello di estirpare il seme della mala politica, del compromesso e del clientelismo, in aggiunta al rinnovamento della classe dirigente, che in Sicilia da ormai troppo tempo veniva identificato con il cuffarismo. Tutto sembrava andare nella direzione di una grande battaglia di liberta, cosa che agli azzurri dovrebbe risultare familiare. Ma oggi, domenica 24 febbraio 2008, siamo qui ad assistere all'abbandono di un sogno da parte di un uomo QUALUNQUE che si è, infine, piegato alla solita logica politica accettando, nel caso di vittoria, un dicastero possibilmente per gli affari meridionali e mostrando che il suo è stato soltanto un capriccio, come quelli di tanti politici, con l'obiettivo di alzare il prezzo. Ma tutte queste parole non possono che far male alla politica e alla Sicilia e dar dimostrazione di rabbia, quindi è sicuramente meglio accantonare queste chiacchere, perche questo sono, e concentrarsi su altro. Mi chiedevo, qualche giorno fa, cosa il centrosinistra muoverà contro il centrodestra una volta che viene registrata e chiusa definitivamente la situazione Cuffaro. Certo la vedo abbastanza dura per gli amici di sinistra visto che dovranno a questo punto abbandonare il vessillo dell'antimafia, che da tempo espongono e inventarsi un altro modo di fare solo critica per di più poco costruttiva. Sarà la sinistra in grado di proporre nuovi temi? Insomma cari amici siamo qua!Io mi sento come uno spettatore alla prima di uno spettacolo visto e rivisto ma che spero possa cambiare. Certo è difficile che cambi! Voi mi direte: cambiano le facce ma le situazioni sempre quelle sono! Ma possiamo smettere di crederci?
NO!
NON E' CONSENTITO!! NON A NOI!

A presto


Jackhero