lunedì 5 maggio 2008

Ritorno con critica aperta.

Eccomi!
Dopo una lunga assenza dalla rete torno a scrivere su questo spazio che mi consente di dare voce ai miei pensieri, ai miei sentimenti o, in qualche caso, di affrontare problemi che quotidianamente ci assillano.
Come molti di voi ben sanno sono un appassionato di politica. Mi piace seguire quello che accade sia a livello nazionale che regionale. Attenzionare il dopo elezioni, cercare di capire come è stato espresso il voto degli italiani.
Non voglio concentrarmi, o annoiarvi, con lunghe riflessioni che alla fine sarebbero noiose e capaci di far perdere del tempo, ma soffermarmi su un tema che negli ultimi mesi, fase pre-elezioni, è diventato di importanza nazionale.
Il problema in questione è quello dei rifiuti.
Qualche mese fa assistevamo, e in qualche caso assisitiamo ancor ora, ad uno spettacolo a dir poco raccappricciante: le strade di Napoli invase da cumuli di rifiuti.
Oggi, cari concittadini, troviamo la stessa situazione per la nostra amata città.
Troviamo una città, per l'appunto, invasa da una quantità di rifiuti che la rende difficilmente vivibile.Problemi che vanno dalla gestione del traffico al semplice attraversamento pedonale, passando per un problema d'inquinamento atmosferico che non è cosa da niente.
La cosa che ancor di più fa riflettere è vedere i responsabili di questa situazione accovacciati sugli scranni parlamentari fregiandosi del titolo di Senatore o deputato.
Persone incapaci di gestire, non parlo di risolvere, il guaio ambientale si trovano a dover risolvere una ben più ampia quantità di problemi.
Insomma non sai camminare e devi correre.
Spero vivamente che l'aria romana possa illuminare le menti di questi uomini che fino ad oggi non hanno dimostrato alcuna capacità nella gestione della cosa pubblica permettendo, cosa ben più grave, uno gravoso sperpero di danaro pubblico.

La speranza in molti casi è l'ultima cosa che a un povero cittadino rimane. La speranza di poter vedere rappresentate al meglio le proprie esigenze e accorgersi, almeno, di un impegno nella risoluzione degli stessi.

A presto

JH