venerdì 8 febbraio 2008

La speranza di un futuro senza nubi.

Un altro mattone della lotta al potere mafioso è stato messo. Un altro piccolo tassello, per la verità vanno diventando sempre più grossi, del complicato mosaico che lega i vari boss, "italiani" e non, è stato posizionato. Dopo gli arresti avvenuti in questi mesi, che hanno interroto la libertà di nomi illustri della malavita, la Dda si è concentrata sugli interessi internazionali che vedeva coinvolta Cosa Nostra. Riuscire a beccare queste persone non rappresenta soltanto l'aver preso degli individui pericolosi per il mondo intero ma ha un triplice significato:

1. Dare un duro colpo agli affari economici che permettevano ai boss siciliani di riciclare il denaro proveniente da stupefacenti ed estorsioni in attività di re-investimento (più o meno illegali).

2. Assicurare alla giustizia i vecchi boss che in passato (ai tempi delle guerre di mafia) scappando negli USA riuscirono a farla franca sia dalla mano gelida della giustizia sia da quella della morte mafiosa, sarebbero stati, in un modo o nell'altro, condannati.

3. Sicuramente il punto più importante, questi arresti (condotti con strettissime collaborazioni americane) contribuiscono ad elevare la fiducia che i cittadini hanno nei confronti dello Stato, riconsegnandogli l'immagine di uno Stato che "
garantisce" e "protegge".

Viviamo un momento epocale della lotta al potere mafioso. E' proprio adesso che i siciliani chiedono l'aiuto più grosso ai propri magistrati, istituzioni e forze dell'ordine: dare una mano per consentire ai propri figli di vivere in una terra migliore. Per consentire ai propri figli di poter vivere senza aver paura di chi vuole essere prepotente e sentirsi più scaltro. E' questa la battaglia che la nuova classe politica dirigente e la società civile vogliono e devono vincere.
A presto


Jackhero

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