lunedì 28 gennaio 2008

Una bella notizia

A pochi giorni dal terremoto politico che si è verificato, sia in sede nazionale che regionale, e passato il momento in cui i riflettori erano puntati su i protagonisti di quelle cronache è tempo di tornare a puntare l'attenzione ai problemi di sempre che attanagliano l'Italia. Senz'altro il problema che in questo periodo è assoluto protagonista è la situazione dei rifiuti in Campania con tutte le possibili soluzioni che il commissario De Gennaro sta prospettando. Proprio in questi giorni, qualcuno prima che il governatore Cuffaro si dimettesse, è stata approvata a Sala d'Ercole la legge finanziaria della Regione Siciliana che prevede, tra le altre cose, i contributi che dal Governo nazionale arriveranno in Sicilia per la costruzione di 4 termovalorizzatori sul suolo siciliano. L'ex presidente Cuffaro aveva ottenuto questa concessione dall'anch'esso ex presidente Prodi in cambio dell'arrivo delle famose 1.500 tonnellate di rifiuti
campani da smaltire in Sicilia. Naturalmente tutto ciò avverrà con buona pace per il popolo di sinistra che, non ancora convinto sulla bontà dell'operazione, continua a criticare la scelta fatta. E' chiaro che una soluzione del genere è abbastanza dura da poter accettare visto che in ogni caso non risolve il problema dell'inquinamento. E', infatti, necessario intraprendere una politica ambientale, che come tutti i programmi seri, comprenda iniziative interdipendenti tra loro. Un programma che, infatti, dovrebbe essere il cardine dell'intera politica ambientale è costituito senz'altro dalla raccolta differenziata! E' proprio questo che viene criticato dalle principali associazioni ambientali. La mancanza di un serio programma di raccolta differenziata. Ma signori miei credete veramente che la sola raccolta differenziata risolva tutti i problemi?



Ma voglio lasciarvi con la notizia che più mi ha incuriosito di tutta la vicenda. Sicuramente voi, come me, vi chiederete da dove vengono presi i fondi per la costruzione di queste quattro strutture?
Esiste una forma di finanziamento per la costruzione di "fonti energetiche rinnovabili" chiamata CIP6 , ma la cosa che incuriosisce dell'intera vicenda è capire come viene riempito questo CIP6? La risposta vi lascerà esterrefatti, ci scommetto. Perché il 6% della bolletta dell'energia elettrica che paghiamo viene destinata a questo fondo che finanzia le attività di produzione energetica alternativa. Cioè, noi siciliani paghiamo le strutture alternative ai settentrionali, usciamo soldi e non ne usufruiamo. Vi do il link che vi spiega tutto con maggiore chiarezza: http://sostenibile.blogosfere.it/2006/12/finanziaria-un-mistero-chiamato-cip6.html.

Dunque la domanda è : paghiamo per queste fonti? perché non usufruirne? D'altronde è un metodo per liberarci dei rifiuti sfruttandoli.


A presto


Jh

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